“Un raggio di sole”: Progetto Moldova
Proseguendo l’iniziativa intrapresa nel 2002 Vogliamo la Luna onlus si è prefissata un traguardo impegnativo ma altrettanto importante per l’Associazione: la costruzione di una struttura (immobile, impianti, arredamenti, ecc.) per l’accoglienza e la cura di 15 bambini ammalati di HIV e soli, attualmente ricoverati in luoghi del tutto inadeguati. Husi (Moldova – Romania).
PREMESSA
Le Associazioni Vogliamo la Luna onlus, U.N.I.T.A.L.S.I. – Sottosezione di Castelnovo ne’ Monti, G.A.O.M. – Gruppo Amici Ospedali Missionari, Casina dei Bimbi onlus, F.A.C.E., Il cuore della Montagna e Oratorio Don Bosco, seppur ognuna con diverse caratterizzazioni specifiche, svolgono attività di sostegno e aiuto rispetto a realtà di disagio e difficoltà.
In ragione della condivisione degli obiettivi perseguiti e della collaborazione più volte sperimentata, le stesse Associazioni hanno deciso di presentare congiuntamente il presente progetto.
SITUAZIONE ATTUALE E FINALITA’ DELL’IMPEGNO
Dal 2002 Vogliamo la Luna ha rivolto il proprio impegno a Husi e alla collaborazione attivata con le Suore Francescane Missionarie di Assisi. Da tempo presente nella città del nord est della Moldova, una regione della Romania, questa Congregazione si occupa di accudire numerosi bambini e adolescenti provenienti da famiglie in difficoltà e in alcuni casi portatori di handicap: un centinaio frequenta quotidianamente il loro centro, nel quale si provvede alla loro istruzione, a garantire pasti adeguati, a promuovere l’igiene personale e a trasmettere principi e valori educativi, a far fronte a spese mediche; circa quindici affetti da aids, orfani o abbandonati, abitano invece stabilmente in una parte della struttura, ottenendo costanti miglioramenti grazie alle cure che ricevono ed al complessivo innalzamento delle condizioni di vita. Ma il centro è anche punto di riferimento per i poveri e i disadattati della zona, che quotidianamente ne affollano l’ingresso per avere pasti caldi. La situazione economica e il tessuto sociale di Husi, infatti, vivono un grave disagio: la disoccupazione raggiunge percentuali elevatissime, l’alcolismo è diffuso, molte famiglie vivono in difficoltà economiche e facilmente si disgregano, locali di 10/15 metri quadrati ospitano anche 8/9 persone e le condizioni igieniche sono a volte ben lontane dalla decenza, bassissime sono per i bambini le possibilità di studiare e addirittura di frequentare l’asilo o primi livelli d’istruzione. Ad Husi contribuiamo a diverse necessità specifiche, instaurando un rapporto costante: invio di materiali e di aiuti economici volti a soddisfare bisogni primari (medicine, riscaldamento per il rigidissimo inverno, assistenza odontoiatrica, eccetera), e soprattutto con periodici interventi di nostri volontari.
L’INTERVENTO SPECIFICO
Ora però ci troviamo nella necessità di dover realizzare un intervento ancor più diretto. Idea che ha immediatamente suscitato l’interesse e l’entusiastica adesione dei volontari, facendo così maturare la decisione di rivolgere in tal senso gran parte delle energie e delle risorse. Si tratta di costruire un immobile su un terreno recentemente acquistato dalla Congregazione grazie all’intervento della Fondazione Bambini in Emergenza di Mino Damato. La nuova struttura, adiacente all’esistente, consentirà di ospitare altri 12 bambini affetti da HIV e abbandonati che attualmente si trovano ricoverati in ambienti inadeguati, “orfanotrofi” nei quali non ricevono ne’ cure sufficienti per la loro patologia, ma nemmeno l’essenziale in igiene, istruzione, gioco o affetto. In pratica sono all’abbandono quasi totale, senza un minimo di considerazione che ogni bambino dovrebbe avere. L’esecuzione dei lavori sarà direttamente seguiti da tecnici italiani, gli stessi che hanno curato la progettazione e che conoscono la realtà locale (a suo tempo si sono occupati della sistemazione delle strutture già ora esistenti).
SINTESI DELLA STRUTTURA
Si tratta di una metratura di circa 800 mq distribuiti su due piani, di camere singole con servizi per altri dodici piccoli ospiti affetti da aids, di una sala giochi, alcune stanze per le suore, di un poliambulatorio attrezzato e di garages. L’impegno economico da affrontare è ovviamente assai ingente ma crediamo che ciò, lungi dallo scoraggiare, debba ancor più motivare tutti gli associati e i sostenitori al raggiungimento di un obbiettivo affascinante e pieno di significati. Si allegano i progetti della struttura in corso di costruzione. Rimanendo a disposizione per fornire maggiori dettagli o chiarimenti, o per altro che fosse ritenuto necessario, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.